

Opera di notevole esito e impegno, innanzitutto in dialogo con la migliore produzione di quel romanticismo storico d'ascendenza letteraria che dominò nel pieno Ottocento nord-italiano, "Calice amaro" è certamente da ascrivere fra i capolavori assoluti della produzione di Oreste Pizio.
Un cartiglio sul retro suggerisce una derivazione del soggetto da Goethe, riportando due versi che danno appunto il titolo al dipinto. Esito raffinatissimo ed equilibrato per volumi e tavolozza, mostra un uso del colore sapiente che nulla ha da invidiare ai maestri del romanticismo e del verismo storico del grande Ottocento. Ma la sottile vena tragica che attraversa la scena non si esaurisce entro gli schemi di una pittura di genere, rivelando, al contrario, atmosfere ed istanze di grande modernità che aprono alla riflessione di stampo decadente e al primo Novecento.
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Scheda tecnica