Attilio Lasta

(Villa Lagarina [Trento] 1886-1957)

Nel 1900 dopo aver frequentato le Scuole Popolari seguì un corso professionale di artigianato e pittura in Tirolo. Nel 1902 inizia a esporre a Verona in una mostra collettiva e poi, verso il 1906 si trasferisce a Milano dove frequenta lo studio di Cesare Tallone e incontra Bartolomeo Bazzi e Filippo Carcano. L’atmosfera divisionista che si respira nella capitale lombarda lo spinge a salire a Maloja, in Engadina, per rendere omaggio alla tomba di Segantini e per vedere quei paesaggi che il pittore trentino aveva immortalato sulla tela. A Venezia incontra Moggioli, Garbari e Roberto Baldessarri. Nel 1912 viene chiamato da Nino Barbantini per partecipare al gruppo di Ca’ Pesaro, dove espose nel 1913. Dopo la Grande Guerra, a cui partecipò arruolato nell’esercito austro-ungarico, riprese a dipingere dedicandosi alla pittura di paesaggio e in seguito a soggetti religiosi e natura morta che divenne il suo motivo dominante a partire dagli anni trenta. 

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